Plant of S-Control

pianta dello s-controllo

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2022 - outdoor workshop by Resta Qui Airlines.
At Parco del Sacro Monte di Orta San Giulio, in the context of project Verde Vivente, in collaboration with Mastronauta, the primary school second grade of Orta San Giulio (secondaria di primo grado), and Ente di Gestione Sacri Monti.
With the participation of expert Roberto della Vedova.


Palnt of S-Control is a creative outdoor workshop curated by Resta Qui Arilines aiming to engage 11/13 years old kids with the “wilderness”–the out of control–hiding within historical controlled environments, and with an experiential approach to knowledge that passes through creative mapping, manual creation, speculative sotrytelling, and independent discovery. 

The workshop took place in the park of Sacro Monte di Orta S. Giulio, the walled park surrounding a XVI century complex of Christian chapels and basilica dedicated to San Francesco d’Assisi, on top of a hill overlooking Lake Orta. The location is walk distance from the primary school of Orta. 

The workshop happened in 3 different moments of the spring.
We started with an exploration of the Giardino dei Semplici–the medival botanical garden–and its curative botanic species.
Then we moved towards imaginative games that, from drawing to clay manipulation, guided the exploration of the park. 
The main ponts of focus were: the plants’ provenience; forms of exclusion/inclusion from a controlled social or organic ecology (engaging with colonial heritage in the case of the Park); forms of “communication” between non-human organisms that share the same space of resources. 

Storytelling had been key.
expert Roberto della Vedova made for us botanic descriptions to visualize the plants in the Giardino keeping our eyes closed.
Kids had to tell about a plant of their memory helping eachother to draw it on clay. 
We invented hibrid organic species and imagined how they communicate–send signals–to the rest of the species in the park.
We imagined “friend species”–or “companion species”–modeling clay direclty on the trees’ trunks. 

The workshop gave an entrance to the world of imaginative speculation as a tool to create unexpected, yet personal relations with an organic environment. 















(Look for a plant in your memory, the main character of a memory, of a moment you liked and resonates in you. I.e. the plant you remember from a walk, the tree you took a nap underneath, the bush close to home that you used to hide snacks, the flower with a particular smell that you found visiting your friends... Draw the plant carefully and describe it in detail in your own words)

































IT
Laboratorio - Marzo, Aprile Maggio 2022 - Parco del Sacro Monte di Orta San Giulio (NO).
In collaborazione con progetto Verde Vivente (Mastronauta), Gestione Parchi dei Sacri Monti, Sacro Monte di Orta, scuole secondarie di primo grado  di Orta, l’esperto botanico Roberto della Vedova.


Pianta dello S-Controllo è un laboratorio all’aperto di mappatura collettiva per bambin* e ragazz* tra gli 11 e i 13 anni che vuole interagire con ciò di “fuori controllo” che si può andare a scoprire in ambienti che tradizionalmente hanno un’ecologia altamente controllata.     
L’approccio alla conoscenza botanica, storica, ecologica ed etica è di tipo esperienziale e interdisciplinare: include attività di mappatura creativa, creazione manuale, storytelling speculativo ed esplorazione libera.   
Il laboratorio si è tenuto al Parco del Sacro Monte di Orta S. Giulio, un’area murata che raccoglie il complesso di cappelle del XVI secolo dedicato a S. Francesco d’Assisi in cima alla collina che guarda al Lago d’Orta, raggiungibile a piedi dalle scuole medie.  
Durante la primavera, il laboratorio si è svolto in 3 diversi momenti.
Nel primo incontro abbiamo iniziato con un’esplorazione del Giardino dei Semplici, ovvero l’orto botanico medievale, andando a scoprire le specie botaniche curative; da qui abbiamo iniziato a fare degli esercizi di manipolazione della creta  che ci hanno guidato verso il resto del parco; per poi iniziare con la creazione di storie e soggetti di finzione sempre più liberi.   
Gli argomenti di interesse principali sono stati:
la provenienza delle piante; forme di inclusione ed esclusione da un ambiente sociale o da un ecosistema controllati (incontrando la storia coloniale del Parco e i significati simbilici delle piante);  forme di “comunicazione” tra organismi umani e non-umani, autoctoni o non, che condividono le stesse risorse.
Lo storytelling, il raccontare storie, è stato un elemento chiave durante tutto il percorso:
l’esperto botanico Roberto della Vedova ci ha introdotti alle specie botaniche del Giardino e del Parco attraverso delle descrizioni che permettevano di  visualizzare le specie e disegnare ad occhi chiusi;
i ragazz* hanno imparato a raccontare memorie legate a piante per loro importanti per poi poter modellare in tre dimensioni con la creta;
abbiamo inventato nuove specie organiche partendo dalle loro interazioni con il resto dell’ambiente, “specie amiche” che abbiamo modellato direttamente sui tronchi degli alberi.  
Il laboratorio ha aperto la strada verso la speculazione immaginativa –ovvero l’immaginazione che parte dal reale per entrare in una finzione non fine a sé stessa– come strumento per creare inaspettate relazioni, personali e collettive, con il mondo organico.